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Dopo aver fatto arrabbiare le femministe sostenendo che le donne caratterialmente forti sono poco attraenti e che la sua ultima collezione era quindi un inno alla fragilità femminile, Stella McCartney scatena un altro putiferio postando su Instagram la foto di una modella scheletrica con addosso uno dei capi della prossima primavera/estate: una canotta bianca in cotone organico raffigurante Lara Stone, volto di STELLA, il profumo della maison. A far infuriare i fan non è stata solo la scelta della magrissima modella (la sudcoreana Ji Hyde Park dell’agenzia Premier Model Management, che ha lavorato anche per la campagna A/I 2013 di Rihanna per River Island, ma anche (o forse soprattutto) quel “Worn well!! X Stella” (ovvero, “indossato bene – baci, Stella”) con cui la stilista ha accompagnato la foto scattata nel backstage della sfilata parigina. «Questo non è saper indossare un vestito – ha scritto un utente disgustato - ma appendere qualcosa su delle ossa». «È un’immagine atroce e spaventosa – gli fa eco un altro – perché questa ragazza è chiaramente molto malata e rappresenta tutto ciò che di sbagliato c’è nel mondo della moda». «Credevo disegnassi i tuoi abiti pensando a delle vere donne – commenta un terzo follower indirizzando la sua invettiva direttamente alla McCartney – ma questo è davvero troppo, vergognati». Un vero e proprio scivolone social-modaiolo che ha fatto passare in secondo piano la finalità benefica legata alla canotta della discordia, visto che il 15% delle vendite andrà al Linda McCartney Centre del Royal Liverpool University Hospital, specializzato nel trattamento dei tumori. Anche per questo, dunque, la McCartney ha deciso di sostituire la foto dell’ultraskinny Ji, la modella ultraskinnyi, con quella della più morbida (ma non troppo) Malaika Firth, sempre con addosso lo stesso top, rilasciando al contempo una dichiarazione ufficiale al londinese The Independent dove si scusa per lo scatto incriminato («è stato fatto di fretta nel backstage ed è risultato fuorviante, avremmo dovuto essere più attenti») e ribadisce la volontà della maison «di celebrare ogni forma femminile, taglia, razza ed età». Come sottolinea il Daily Mail, la sostituzione fotografica è sembrata sortire l’effetto desiderato, placando l’ira dei fan che avevano già iniziato la campagna “unfollow Stella” su Instagram, anche se molti dei nuovi commenti hanno comunque criticato il cambio, definendolo «una mossa ridicola» e paragonando le spietate critiche alla magrezza congenita della Ji Hyde Park «ad una forma di bullismo pari a quello che colpisce le persone sovrappeso».
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È vero? «Sì, certo, non mi arrabbio mai». Perché? «Sono brava a gestire le mie emozioni senza cercare capri espiatori all'esterno. E scelgo molto bene le battaglie per cui vale la pena combattere». Come è stato lavorare con un'amica come Ireland? «Divertente, abbiamo scattato in un ranch bellissimo e io amo gli abiti della collezione. Abbiamo cominciato a immaginare quale potesse essere la storia di quelle foto in cui io e lei siamo in competizione per un bellissimo lui, Simon Nessman. A un certo punto abbiamo immaginato di essere cugine, e che Simon fosse l'ex fidanzato di Ireland che io cercavo di sedurre». ,Lo rifarebbe oggi, nel 2014? «Ammetto che erano altri tempi, era la Swinging London e tutto era possibile: negli anni '60 se avevi talento potevi fare carriera anche se eri molto giovane, il pantano della gerarchia non c'era. Poi sono arrivati gli anni '80 e tutto ha iniziato a ruotare intorno ai soldi, poi sono arrivati gli anni '90 e hanno peggiorato la situazione, e adesso siamo nella merda. Ma è sempre una questione legata al denaro, se non sei disposto a rischiare quello che hai è inutile che pensi a un "piano B"».,Tutti gli elementi più tipici dello stile che ha imposto Wang sul panorama internazionale son ben presenti ed eveidenti nella collezione, quasi condensati in una sorta di quintessenza del Wang-pensiero: mood sportivo high tech, total (o quasi) black, allure metropolitana, funzionalità prima di tutto. Ma anche un tocco ironico irrinunciabile.
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Nel frattempo ci è arrivato un aiutino direttamente dal Pr Department Chanel. L'hashtag ufficiale dello show sarà #ChanelBoulevard. Negli ultimi anni lo stilista ha dato libero sfogo a tutta la sua creatività, coniugando i riferimenti culturali più disparati, tra cinema, romanzi e arte, ad allestimenti sempre impeccabili, colonne sonore meravigliose e dettagli curati minuziosamente. Non sono da meno, poi, le sue innumerevoli muse. Dai volti dello spettacolo, ricordiamo Ines de La Fressange e Carolina di Monaco, top model come Linda Evangelista e Claudia Schiffer e, ultima sua prediletta, Cara Delevingne. Figura poliedrica, dallo stile inconfondibile (pensateci un attimo, lo avete mai visto senza occhiali neri?), Karl è un personaggio stravagante, dalle mille quote esilaranti che girano sui vari Tumblr modaioli. ,PARIS FASHION WEEK: DENIM IN PASSERELLA. Una delle tendenze più in voga di questa, ormai quasi conclusa, Paris Fashion Week? Il denim. Nonostante vedere sfilare jeans e giacche non sia una grande novità, lo storico tessuto sembra aver conquistato anche gli stilisti più schizzinosi, confermandosi nuovamente trend per la prossima primavera. Dalla semplicità del total look Chloé, ai ricami e alle scollature di Stella McCartney, passando per l'approccio piuttosto teen di Kenzo e l'eleganza silenziosa di Damir Doma o Christoper Lemaire.
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